Gravedona ed Uniti (CO) – Chiesa di Santa Maria delle Grazie

18 agosto 2023 ore 20.30

“IL SOSIA”
“Vita pubblica e privata di Franz Schubert, musicista”

DI STEFANO VALANZUOLO

 

MICHELE PLACIDO, voce recitante

MARCO SCHIAVO, pianoforte

SERGIO MARCHEGIANI, pianoforte

 

“Un'indagine, in forma di racconto romantico, su un genio della musica, nella cui vicenda la dimensione intima e quella artistica si intrecciano in modo affascinante.”


Musiche di Franz Schubert
Fantasia in Fa minore D 940
Variazioni su un tema francese D 624
Andante in La minore D 968
4 Ländler D 814
Grande Marcia militare in Mi maggiore


Biglietto ingresso unico € 25
Abbonamento ai 6 concerti del Como Lake Alto Lario Music Festival € 110

Dove acquistare i biglietti:
Gravedona ed Uniti
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Michele Placido

Nato ad Ascoli Satriano provincia di Foggia, Michele è il terzo di otto fratelli, tra i quali gli attori Gerardo Amato e Donato Placido. Il padre Beniamino è originario di Rionero in Vulture, provincia di Potenza, mentre la madre Maria Iazzetti proviene da Ascoli Satriano. Il cugino del padre, anch'egli di nome Beniamino, è stato un famoso giornalista e critico letterario, mentre, dalla parte paterna, Michele è discendente del famoso brigante lucano Carmine Crocco. A 18 anni, dopo gli studi superiori a Foggia si trasferì a Roma ed entrò in Polizia, partecipando come poliziotto alla battaglia di Valle Giulia. Intrapresi gli studi teatrali presso l'Accademia nazionale d'arte drammatica, lasciò la divisa e debuttò a teatro nel 1970 col regista Luca Ronconi, nella trasposizione teatrale dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Dopo la partecipazione televisiva ne Il Picciotto (1973), nel 1974 entrò nel mondo del cinema, interpretando accanto a Ugo Tognazzi e Ornella Muti Romanzo popolare di Mario Monicelli e accanto a Laura Antonelli Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini, cui seguirono Marcia trionfale (1976) di Marco Bellocchio, Io sono mia (1978) di Sofia Scandurra, Letti selvaggi (1979) di Luigi Zampa, Un uomo in ginocchio (1979) di Damiano Damiani, Tre fratelli (1981) di Francesco Rosi e Come sono buoni i bianchi (1988) di Marco Ferreri. Placido (a sinistra) nel ruolo di Corrado Cattani, accanto a Barbara De Rossi, nella miniserie TV La piovra (1984). Il ruolo che però diede grande e decisivo impulso alla sua popolarità fu quello del commissario di Polizia Corrado Cattani nelle prime quattro miniserie de La piovra (1984, 1986, 1987, 1989), nonché quello - sempre nel 1989 - dell'eroico insegnante protagonista di Mery per sempre, di Marco Risi. Negli anni 1990 ha interpretato invece Giovanni Falcone (1993) di Giuseppe Ferrara, Lamerica di Gianni Amelio, Padre e figlio di Pasquale Pozzessere (1994), La lupa (1996) di Gabriele Lavia, Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro e Liberate i pesci di Cristina Comencini (1999). Tra le sue ultime prove d'attore, L'odore del sangue (2004) di Mario Martone, Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi, Le rose del deserto di Mario Monicelli, La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e Il caimano di Nanni Moretti (2006), Piano, solo di Riccardo Milani, 2061 - Un anno eccezionale di Carlo Vanzina e SoloMetro di Marco Cucurnia (2007), Il sangue dei vinti di Soavi (2008), Baarìa di Tornatore (2009), Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso (2010) e Manuale d'amore 3 (2011), entrambi di Giovanni Veronesi. Nel 1990 presenta al Festival di Cannes la sua prima opera come regista, Pummarò, sul tema dello sfruttamento lavorativo degli extracomunitari. Seguono Le amiche del cuore (1992), Un eroe borghese (1995), Del perduto amore (1998), Un viaggio chiamato amore (2002), Ovunque sei (2004), Romanzo criminale (2005), storia della banda della Magliana tratta dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo (che fa un cameo nel film come lo stesso Placido: e quest'ultimo del resto appare spesso in piccole parti nei suoi film d'autore), grande successo in Italia e ottimamente accolto l'anno successivo anche al Festival di Berlino, Il grande sogno (2009), film sul Sessantotto parzialmente autobiografico, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Vallanzasca - Gli angeli del male (2010), sulla vita del bandito milanese Renato Vallanzasca, Il cecchino (2012), La scelta (2015) e 7 minuti (2016). Nel 2017 dirige i primi due episodi di Suburra - La serie, prima produzione italiana di Netflix. Nel 2008 riceve il Premio Città dei Cavalieri di Malta. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Federico Fellini 8½ per l'eccellenza artistica al Bif&st di Bari e il “Premio Culturale MuMi” per la sezione “Cultura della Solidarietà” per la regia de “I Fatti di Fontamara” spettacolo in favore delle zone colpite dal sisma dell’Aquila e nel 2011 il Premio per i 40 anni di carriera dal Foggia Film Festival. A maggio 2018 riceve il “Premio Note da Oscar” dal "Festival Alessandro Cicognini" per la sezione “miglior regista”. Nel 2018 ha diretto il video ufficiale della canzone Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro ed ha ottenuto la cittadinanza onoraria del comune di Rionero in Vulture, comune di origine del padre.

Duo Schiavo-Marchegiani

Il Duo Schiavo-Marchegiani è apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionale per lo stile personalissimo, la naturalezza del discorso musicale, la bellezza del suono, l’intensità e la travolgente energia delle loro interpretazioni. Parallelamente all’intensa attività solistica, dal 2006 Sergio Marchegiani e Marco Schiavo formano un duo pianistico tra i più attivi e dinamici sulla scena italiana e internazionale. Hanno tenuto molte centinaia di concerti in tutto il mondo, suonando nelle sale più prestigiose: Sala Grande della Carnegie Hall a New York, Sala Grande della Philharmonie e del Konzerthaus a Berlino, Sala d’Oro del Musikverein e Sala Grande del Konzerthaus a Vienna, Sala Grande del Mozerteum a Salisburgo, Laeiszhalle ad Amburgo, Beethoven-Haus a Bonn, Rudolfinum e Smetana Hall a Praga, Bulgaria Hall a Sofia, Teatro dell’Hermitage a San Pietroburgo, Suntory Hall a Tokyo, Teatro Petruzzelli di Bari e inoltre a Roma, Parigi, Zurigo, Ljubljana, Sofia, Istanbul, Oslo, Helsinki, Mosca, Montreal, Washington, Città del Messico, Montevideo, San Paolo del Brasile, Baku, Astana, Hong Kong, Bangkok, Johannesburg, Pretoria, Singapore, ecc. Nel 2013 hanno debuttato al Ravello Festival; nel 2017 hanno tenuto un recital presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano nella Stagione della Società dei Concerti che li ha nuovamente invitati nel 2019. Si sono esibiti con importanti orchestre come i Berliner Symphoniker, la Royal Philharmonic Orchestra, la Budapest Symphony Orchestra, la Prague Radio Symphony Orchestra, la Sofia Philharmonic Orchestra, la New York Symphonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, la Johannesburg Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Istanbul, le Orchestre da Camera di Città del Messico, Praga e Madrid e la Camerata Ducale di Vercelli. Hanno registrato per emittenti radio-televisive nazionali in Italia (RAI Radio3), Repubblica Ceca (in diretta nazionale sul terzo canale radio dalla Dvořák Hall), Svizzera (RTS), Germania, Bulgaria, Russia, Messico e Hong Kong. Marco Schiavo e Sergio Marchegiani sono artisti Decca. Nel 2014 la prestigiosa etichetta pubblica il loro primo CD dedicato a Franz Schubert che ha ottenuto ottime recensioni dalla critica specializzata: “pianismo totale e d’alta scuola” (Antonio Brenna, “Amadeus”); “Va lodato il duo formato da Schiavo e Marchegiani… L’immenso tema della solitudine [nella Fantasia in Fa minore] e del suo esorcismo è superbamente espresso dai due eminenti pianisti” (Claudio Strinati, “Il Venerdì di Repubblica”). Nel 2018 esce il secondo CD dal titolo “Dances” con le Danze Ungheresi e i Valzer op. 39 di Johannes Brahms. “… perfetto equilibrio, frutto di una serrata ricerca… un levigato e ammirevole bilanciamento sonoro e stilistico” (Mattia Rossi, 5 stelle su “Amadeus”); “Un’esecuzione che non si ascolta, ma che si beve con le orecchie, come se fosse un flûte di champagne reso suono. La brillantezza del timbro, la chiarezza dell’eloquio, l’esaltazione del ritmo rendono questo CD la registrazione di riferimento in assoluto per il WoO 1 e l’op. 39. Irrinunciabile” (Andrea Bedetti, 5/5 su “MusicVoice”). Nel 2020 Decca pubblica un terzo CD con i Concerti per due pianoforti K. 242 e K. 365 di Mozart e il Concerto per pianoforte a 4 mani di Kozeluch registrati a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Gudni A. Emilsson. “Esecuzioni molto vivaci e molto precise… Ma ciò che la gente del mestiere nota di più è la sgranatura dei trilli, sempre frementi, sempre misurati col contagocce come se ci fossero di rinforzo alla strumentazione alcuni usignoli” (Piero Rattalino, 4 stelle su “Musica”). Il loro ultimo progetto discografico è l’integrale delle opere per pianoforte a 4 mani di Mozart, registrato al Mozarteum di Salisburgo e pubblicato in due CD da Decca nel 2021 e nel 2023. Dal 2022 collaborano con l’attore Michele Placido nello spettacolo “Il sosia. Vita pubblica e privata di Franz Schubert, musicista”, appositamente scritto da Stefano Valanzuolo. Hanno studiato con grandi didatti quali Ilonka Deckers Küszler, Alexander Lonquich, Bruno Canino, Franco Scala, Aldo Ciccolini e Sergei Dorenski. Insegnano nei Conservatori di Alessandria e Potenza, sono spesso invitati a far parte di giurie di concorsi internazionali e tengono masterclass in tutto il mondo (Spagna, Serbia, Turchia, Stati Uniti, Messico, Kazakhstan, Giappone, Australia, Brasile, Sudafrica, ecc.).

Stefano Valanzuolo

Stefano Valanzuolo, napoletano, svolge attività di giornalista dal 1983 e dal 1989 è il critico musicale del quotidiano il Mattino. È autore e conduttore dei programmi radiofonici Radio3 Suite e WikiMusic. Collabora con Alias - il Manifesto, Sistema Musica, Amadeus oltre a firmare note di sala per molte importanti istituzioni musicali italiane. Dal 2008 al 2015 è stato Direttore generale e artistico del Ravello Festival. Nel 2016 è stato Direttore artistico dell'Arena Flegrea, Napoli. Dal 2005 dirige il festival MozArt Box (palazzo reale di Portici), oltre a curare altre iniziative e rassegne musicali.  I suoi numerosi testi teatrali - interpretati da Claudia Gerini, Rocco Papaleo, Peppe Servillo, Michele Riondino, Vincenzo Pirrotta, Davide Livermore, Alessandro Haber, Iaia Forte, Giovanni Esposito, Cristina Donadio, Paolo Cresta - sono stati programmati in contesti prestigiosi: Teatro alla Scala, Teatro di San Carlo, Biennale Teatro di Venezia, Ravenna Festival, Napoli Teatro Festival Italia, Festival Pergolesi di Jesi, Teatro Coccia di Novara, Emilia Romagna Festival, Villa Adriana. È autore del libretto dell'opera "Il labbro della Lady" (Teatro Comunale di Modena) e del melologo "Il convitato delle ultime feste", di Carlo Galante, già incluso nella stagione concertistica del Teatro di San Carlo. Ha firmato soggetto e drammaturgia di “Alienati”, prima opera smart working italiana, e dell’opera zapping “Tutto in una notte”, entrambe prodotte dal Teatro Coccia di Novara. Sue anche ideazione e sceneggiatura della fiction in cinque puntate “3 voci di dentro”, prodotta dal Teatro Pergolesi - Jesi e disponibile su RaiPlay  Ha insegnato "Tecniche di Comunicazione" al Conservatorio di Benevento. È docente nell’ambito del Master in “Management e Comunicazione delle Imprese Culturali” del Conservatorio di Napoli.
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